Il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro trova ospitalità nei titoli di apertura dei TG nazionali, dal momento che i vertici del sindacato e delle associazioni imprenditoriali sono state ricevute a Palazzo Chigi e nel pomeriggio il Consiglio dei Ministri varerà un ulteriore pacchetto di norme che vanno ad integrare il TUS (d.lgs.81/08) aumentando controlli ed inasprendo sanzioni.
Venerdì 16 di febbraio, era avvenuto l’ennesimo infortunio nel cantiere per la costruzione del centro commerciale Esselunga e la tragedia sul lavoro di Firenze ha aggiunto al già copioso numero di vittime, ulteriori 5, una vera e propria strage di lavoratori.
Il crollo nel cantiere sarebbe avvenuto a causa del cedimento di una trave o del dente di un pilone e tale crollo ha causato la caduta a catena di altri tre solai: il primo avrebbe trascinato gli altri due sottostanti e quindi gli operai che si trovavano in prossimità del crollo non sono riusciti a salvarsi dalla caduta.
Il cordoglio del capo dello Stato è arrivato in una telefonata al sindaco Dario Nardella che è tornato in Italia non appena saputo dell’accaduto.
Marina Caprotti, presidente di Esselunga, ha espresso “profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del gravissimo incidente”.
Alcune sigle sindacali hanno ribadito l’utilità di una immediata approvazione di una legge che introduca il reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro, oltre a chiedere l’immediata interruzione del sistema di appalti e sub-appalti.
L’impresa esecutrice dei lavori nel cantiere Esselunga di Firenze di via Mariti, risulta l’AEP, Attività Edilizie Pavesi srl, con sede a Pieve del Cairo (Pavia), che svolge attività di costruzione, acquisto, vendita, locazione a e da terzi di immobili di ogni genere destinati sia ad uso abitativo che commerciale e/o industriale.
La committente è la Villata spa è l’immobiliare di investimento e sviluppo, partecipata al 100% da Esselunga, già agli onori della cronaca per un episodio a Genova il 10 febbraio 2023, quando tre operai erano rimasti feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio.
Sulla recinzione laterale del cantiere di via Mariti diventato “Ground zero” campeggia un cartello che racconta l’architettura dell’opera, il chi fa cosa e per conto di chi.
Lo studio di ingegneria titolare del progetto secondo il cartello è quello di Marco Passaleva, un nome noto a Firenze nel settore.
Questo il contesto che ha generato la tragedia.
Vediamo di mettere in chiaro alcuni, partendo dal dato di fatto che vede presenti nella costruzione del nuovo supermercato Esselunga oltre 30 aziende in subappalto.
È sempre chiamato in causa il sistema dei subappalti che, in particolare nel privato, produce risparmi su condizioni di lavoro, salari, sicurezza, formazione, quindi sulle persone
E in questa cornice dobbiamo collocare la riflessione.
Per le responsabilità la Magistratura svolgerà le sue attività di indagine.
Noi aggiungiamo che non abbiamo più lacrime da versare, il dolore è grande e ci viene tanta tristezza che in tanti anni di impegno verso la prevenzione e la formazione nel campo della salute e sicurezza del lavoro stiamo solo a contare le vittime.
Invero ci sono delle responsabilità molto precise, la morte è legata alla logica dei subappalti, del massimo ribasso, del profitto fine a sé stesso, a una precarietà del lavoro che non ha fine.
Dobbiamo ancora gridare che le morti sul lavoro si possono evitare e si devono combattere facendo prevalere la logica della centralità della persona, del lavoro, della qualità del fare impresa.
Il TUS, il d.lgs.81/08, è un’ottima legge, ma va fatta luce sul sistema delle liberalizzazione a cascata dei subappalti.
Il Titolo IV del TUS pone chiare regole e affida ruoli precisi, che vanno controllati e condivisi.
Oggi piangiamo le vittime e assumiamo impegno a fare in modo che non accadano più, attraverso la leva della formazione, per creare condizioni di lavoro degne di questo nome.
C’è il rating di legalità importante per le imprese debbono concorrere in una competizione leale, senza scheletri nell’armadio (lavoratori e immigrati irregolari).
Ma anche la qualificazione delle imprese, previste dall’art. 27 del TUS, la cosiddetta patente a punti, che prevede concretamente l’accesso in cantiere e nei luoghi di lavoro soltanto a chi possieda le abilità e le competenze necessarie. Tale sistema di qualificazione, fortemente voluto dal ministro Damiano e riproposto dall’Associazione ASSIDAL in occasione degli incontri presso il Ministero del Lavoro, non è operativo in assenza del DPR da adottarsi secondo i criteri di cui all’art.6, comma 8, lett. g) da parte della Commissione consultiva permanente, ancora ferma al palo.
E la formazione attendendo il nuovo accordo in Conferenza Stato regione che avrebbe dovuto vedere la luce il 30 giugno 2022. Non è la saga delle occasioni perdute, ma quasi.
Al cordoglio deve seguire l’impegno a fermare gli infortuni, a salvare vite umane, a dare dignità al lavoro, parlandone sempre con consapevolezza e passione.
Membro CTS Assidal Avv.Nunzio Leone